Ecco il PROGRAMMA COMPLETO del festival L’IMPORTANZA DI ESSERE PICCOLI 2012.
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“Vola alta parola, cresci in profondità”, è il verso di Mario Luzi scelto per la seconda edizione della rassegna di poesia e musica “L’importanza di essere piccoli” organizzata dall’Associazione Culturale SassiScritti Circolo Arcidi Porretta Terme (Bo)con la direzione artistica di Azzurra D’Agostino e Daria Balducelli.
Una rassegna che attraversa i luoghi inusuali spesso abbandonati delle province montane, borghi e paesi dimenticati in cui ancora è possibile assaporare un’atmosfera di partecipazione e di condivisione resa viva dagli stessi abitanti, vera risorsa per questi giorni di poesia e musica.
Il seme del tarassaco che si sta per staccare è la metafora di una vita semplice ma carica di senso che vola alta nei campi e poi attecchisce nei prati crescendo in profondità.
Un’onda e una diffusione che con questo festival è anche della parola: quella lieve e abissale della poesia e della musica, caparbia nel mettere radici e lieve nel lasciarsi trasportare dal vento.
Francesco Guccini, Paolo Benvegnù, Perturbazione, Andrea Appino di Zen Circus, Vivian Lamarque, Franco Buffoni, Valentino Zeichen, Giuliano Scabia, Carlo Maver sono solo alcuni degli ospiti che in questa edizione hanno diffuso oesia e musica in frazioni spesso trascurate dalle traiettorie turistiche usuali, ma che sono speciali finestre su panorami di rara bellezza.
Castelluccio, Poggiolforato, Monte di Badi, Guzzano, e Capugnano sono i borghi che hanno dato “asilo” alla rassegna, una festa vissuta gioiosamente dagli abitanti stessi, che hanno accolto i visitatori in un vero e proprio “ricevimento” culturale aperto a tutti. I buffet con prodotti locali sono stati infatti preparati dalle pro loco, dalle associazioni locali, o da semplici cittadini e cittadine che hanno desiderato contribuire alla realizzazione della manifestazione.
La partecipazione della comunità è il vero valore de “L’importanza di essere piccoli”, qui infatti gli artisti possono incontrare e condividere le loro esperienze con gli abitanti del luogo e i visitatori, in un tempo dilatato e riparato dal “commercio” delle scadenze quotidiane. Un momento di ascolto e scambio reciproco che permette un contatto autentico e senza filtri.
Un altro aspetto caratteristico della rassegna è la totale gratuità delle iniziative proposte in calendario, ad eccezione del 9 agosto giorno in cui per partecipare alla camminata condotta da Giuliano Scabia è rstato ichiesto l’acquisto (scontato) del libro “Canti del guardare lontano”, strumento necessario per poter apprezzare appieno la serata.
Gli organizzatori hanno scelto di non accompagnare gli artisti con relatori e con presentatori, ma musicisti e poeti saranno soli di fronte al pubblico, permettendo un contatto autentico e senza filtri con chi ha scelto di trascorrere qualche ora fuori dal “traffico quotidiano” delle vacanze agostane.
IL PROGRAMMA
lunedi 6 agostoalle ore 21 nell’ampio parco che si estende di fronte al Castello Manservisi di Castelluccio di Porretta Terme, dove la scoperta e l’ascolto della parola è stata affidata a FRANCESCO GUCCINI. Il grande cantautore emiliano si è raccontato nella sua doppia veste di scrittore e cantautore, percorrendo insieme al pubblico la sua lunga carriera, che non ha certo bisogno qui di presentazioni. Un modo inedito e speciale di conoscere una delle voci più amate del panorama italiano da molti decenni. Ha fatto da contrappunto a questo speciale racconto il giovane cantautore toscano ANDREA APPINO degli Zen Circus, band che si sta imponendo negli ultimi anni all’attenzione del pubblico nazionale, e che può vantare numerose collaborazioni con artisti internazionali, dalle sorelle Kim e Kelley Deal (Pixies, Breeders, The Kelley Deal 6000), a Brian Ritchie, bassista dei Violenti Femmes, fino all’incontro con il tastierista Jerry Harrison dei Talking Heads e con il chitarrista Giorgio Canali (CCCP, C.S.I., PGR).Da segnalare nella serata la presenza a sorpresa del cantautore Bobo Rondelli, che ha dedicato un brano a Guccini.
Il secondo appuntamento è stato martedi 7 agosto quando la rassegna alle ore 21 si è spostata a Poggiolforato, nel comune di Lizzano in Belvedere, sotto le vette del Corno alle Scale, ospite dell’associazione “Il Rugletto”. VALENTINO ZEICHEN, uno dei poeti riconosciuti come tra i più importanti e raffinati della scena nazionale contemporanea, ha aperto una serata che potremmo definire ‘capitolina’. La poesia narrativa di Zeichen – a detta della critica – è caratterizzata da un forte estro creativo ed è apprezzabile anche grazie alla sua scorrevolezza e per il sottile senso di umorismo che la contraddistingue. E sul filo dell’umorismo e della satira si è proseguito, con due giovani autori romani: GRAZIANO GRAZIANI, giornalista e scrittore, ha letto dal suo ultimo libro “I sonetti der Corvaccio”, una particolare raccolta alla “Spoon River” ambientata in un bizzarro camposanto dialettale. Graziani è stato accompagnato alla chitarra dagli stornelli dal critico teatrale e scrittore SIMONE NEBBIA.
Dagli scorci regalati dalle valli del più alto monte dell’Appennino bolognese si è passati alle dolci colline del comune di Camugnano che, come una corolla, circondano il piccolo borgo della Pieve di Guzzano, la chiesa, le cui prime tracce risalgono al X secolo, ha fatto da sfondo alla lettura e al concerto di mercoledi 8 agosto. Qui si è ascoltata la poesia di FRANCO BUFFONI, le cui pluripremiate raccolte sono ora riunite nella prestigiosa collana degli Oscar Mondadori. Buffoni, che è anche traduttore, docente universitario, saggista e romanziere, è apprezzato non solo in Italia, come dimostrano le traduzioni delle sue poesie in inglese, francese, tedesco, spagnolo, olandese. Ha seguito alla lettura il memorabile live acustico della band torinese PERTURBAZIONE, tra i gruppi più interessanti della scena italiana (tra l’altro vincitori del premio “Miglior Tour Italiano 2003” al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza). I Perturbazione sSono stati inoltre protagonisti di prestigiosi eventi, come la sonorizzazione della copia restaurata dal Museo Nazionale del Cinema di “Maciste” e lo spettacolo teatrale “Le città viste dal basso” (con i cantanti di Massimo Volume, Baustelle, La Crus, Virginiana Miller e altri).
Itinerante ed esclusivo per la rassegna il seminario “camminante” condotto da Giuliano Scabia giovedì 9 agosto alla scoperta di un borgo segreto, nascosto tra castagneti secolari e sentieri suggestivi che portano al Monte di Badi nel comune di Castel di Casio e al suo antichissimo Oratorio Sant’Ilario. “I canti del guardare lontano” il titolo di questa ‘meditazione sulla passeggiata’ che prende le mosse dall’omonima raccolta poeticadi Giuliano Scabia recentemente uscita per Einaudi. Giuliano Scabia, uno degli artisti più importanti della seconda metà del novecento ha guidato attraverso i boschi una passeggiata davvero particolare coinvolgendo gli stessi abitanti dei borghi che custodiscono la bellezza di questi luoghi dimenticati. Negli anni 70 Giuliano Scabia insegnava a Bologna e portava a Franco Basaglia, nel manicomio di Trieste, una lunga esperienza compiuta con il teatro di strada, con studenti, attori, musicisti, e nelle aule universitarie. Giuliano Scabia è un uomo di teatro, un poeta, narratore e drammaturgo, uno degli iniziatori del Nuovo Teatro, “protagonista di alcune tra le esperienze teatrali più vive e visionarie degli ultimi anni” (Gianni Celati, I narratori delle riserve), “viandante in un tempo sospeso dove si può ancora sperare di entrare in una foresta e trovarvi magari delle fate e poi discutere di comunismo” (Paolo Mauri, La Repubblica). E anche la passeggiata ideata per “L’Importanza di essere piccoli” è passata attraverso diverse tappe, tasselli di un racconto speciale che si lega in modo stretto ai luoghi che si attraverseranno: storie degli abitanti, poesie dedicate all’Appennino, narrazioni di epiche gesta come la fondazione delle scuole in montagna. Il contraltare musicale è stato il bandoneon di Carlo Maver, eclettico musicista di respiro internazionale. Qui si può leggere un diario-reportage della giornata.
<L’ultima sera è stata quella della festa nel prato antistante la Chiesa di San Michele Arcangelo a Capugnano, una piccola frazione del comune di Porretta Terme. Qui venerdì 10 agosto alle ore 21 la poesia è stata quella degli splendidi versi di VIVIAN LAMARQUE, milanese d’adozione e Ambrogino d’oro nel 2008 quale riconoscimento al suo lavoro da parte della città. Oltre a contare numerose pubblicazioni e premi di poesia, il suo lavoro di autrice comprende una quarantina di fiabe tradotte in varie lingue (Premio Rodari 1997, Premio Andersen 2000). Ha inoltre tradotto, tra gli altri, Valéry, Baudelaire, La Fontaine e da vent’anni scrive sul Corriere della Sera. Ha chiuso con lei il festival il cantautore PAOLO BENVEGNù, fondatore degli Scisma (band plurivincitrice di Arezzo Wave e del Premio Ciampi), e che da alcuni anni porta avanti una brillante carriera da solista che lo vede collaborare tra gli altri con David Riondino, Stefano Bollani, Irene Grandi e Afterhours. Tra i molti estimatori del lavoro di Benvegnù citiamo almeno Mina, che ha inserito e reinterpretato in un proprio cd una canzone del cantautore ligure. Il suo ultimo album “Hermann”, presentato tra l’altro nella trasmissione televisiva “Parla con me” di Rai 3, ha ricevuto il Premio Radioindie Music Like, come artista più trasmesso dal circuito radiofonico che determina la classifica Indie Music Like e si è classificato secondo alle Targhe Tenco 2011, nella categoria miglior disco in assoluto dell’anno. Inoltre Paolo Benvegnù è tra i vincitori del PIMI (premio miglior solista dell’anno) – Premio Italiano Musica Indipendente 2011.