Il mondo è delicato
il mondo è una pallina che s’increpa
teniamolo leggero
teniamolo sulla punta delle dita
N. Pedretti
L’IMPORTANZA DI ESSERE PICCOLI – III edizione
poesia e musica nei borghi dell’Appennino bolognese
dal 4 al 9 agosto 2013
con
MILO DE ANGELIS, ANTONELLA ANEDDA, UMBERTO MARIA GIARDINI, COLAPESCE, CESARE BASILE e molti altri
La rassegna “l’importanza di essere piccoli” giunta alla sua terza edizione (4-9 agosto), organizzata dall’associazione SassiScritti di Porretta Terme (Bo) con la direzione artistica di Azzurra D’Agostino e Daria Balducelli, realizzata con il contributo di Arci Bologna, Regione Emilia Romagna,Fondazione del Monte e Provincia di Bologna Distretti Culturali, ha avuto nell’ultimo anno un sensibile incremento dei Comuni che aderiscono al progetto. Ad arricchire “la geografia poetica” dei luoghi che accoglieranno gli incontri e i concerti si sono aggiunti il comune di Vergato e il suo pittoresco Suzzano, Grizzana Morandi con La Scola, il Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone con il Poranceto, un bosco di alberi secolari, e Granaglione con il parco fluviale di di Molino del Pallone.
Il fiorire di nuove adesioni è un dato positivo se si considera che alla base della rassegna c’è lo spirito di condivisione, valore che l’inverno scorso ha permesso all’associazione SassiScritti di essere selezionata al premio nazionale cheFare (ww.che-fare.com) con il progetto “Custodi”.
A emblema infatti di questi giorni sono stati scelti i versi di Nino Pedretti che esprimono e racchiudono l’idea di cura e custodia, parole che accompagnano l’immagine di una goccia, un filo di ragnatela e di una foglia: esempi di fragilità e tenacia, di precarietà e di resistenza. Dettagli del mondo tanto piccoli quanto preziosi come le parole e le note, come quegli spazi del mondo e della persona che sono da proteggere.
Manuela Dago, Franca Mancinelli, Francesca Matteoni, Marco Simonelli con Bart La Falaise e Federico Frascarelli (sei giovani artisti per un’anteprima che sia uno spazio per le voci nuove), Colapesce e Stefano Dal Bianco, Anna Maria Carpi e Giangrande, Cesare Basile e Ida Travi, Pino Marino e Antonella Anedda, Umberto Maria Giardini e Milo De Angelis si incontreranno per la prima volta in questi giorni, il cantautore ascolterà il poeta e viceversa, incontri e scambi preziosi che trasfigureranno ed esalteranno gli scorci più belli e sconosciuti dell’Appennino. Il borgo de La Scola arroccato attorno alle sue torri e ai suoi due oratori risalenti al 1300; il Poranceto – un fiabesco bosco di castagni secolari; il parco fluviale del greto del Reno che solca la valle del Molino del Pallone; gli ampi panorami che abbracciano Suzzano; la bellezza domestica di Massovrana di Badi e la dolcezza dei declivi di Capugnano.
I luoghi che “daranno asilo” alla rassegna sono i protagonisti, come gli artisti e i loro abitanti, di un evento che accade una volta all’anno ma che porta con sé il lavoro dei mesi precedenti, fatto di incontri, di laboratori, di pensieri condivisi davanti al fuoco, la lenta e paziente creazione di una comunità sensibile all’incontro con “lo straniero”, un appuntamento vissuto gioiosamente dagli abitanti stessi che accolgono i visitatori in un vero e proprio “ricevimento” culturale aperto a tutti. I buffet con prodotti locali saranno infatti preparati dalle pro loco, dalle associazioni culturali, o da semplici cittadini e cittadine che desiderano contribuire alla realizzazione della manifestazione. Infine, ma non meno importante, è la gratuità della rassegna che ribadisce il valore imprescindibile della cultura – da considerarsi come qualcosa che deve essere pubblico, diritto e possibilità a cui tutti sono invitati.
PROGRAMMA
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito e si svolgono a partire dalle ore 21:00
L’anteprima della rassegna, che vuole essere un momento dedicato all’incontro con artisti emergenti o addirittura esordienti, si terrà domenica 4 agosto nel bel clima domestico del borgo di Massovrana (Badi/Castel di Casio) un abbraccio di casette appena sopra il Lago di Suviana che faranno da palco al live acustico del cantautore olandese Bart la Falaise che, accompagnato da un altro musicista, interpreterà canzoni inedite e cover con una voce limpidissima e delicata. Federico Frascarelli, un altro giovane cantautore, presenterà alcuni brani chitarra e voce dal suo album d’esordio Venere blu. Nel corso della serata si terranno letture corali, improvvisate, folli e iridescenti di 4 poeti underground molto diversi tra loro ma uniti da una vena poetica che lascerà sicuramente stupiti gli spettatori. La voce delicata ma salda di Franca Mancinelli; il tono agrodolce venato di un’amara ironia che canta la vita la morte il sesso nel nostro tempo di Marco Simonelli; le spirali di senso e suono che come linfa di pianta innervano i versi di Francesca Matteoni; la freschezza e i brevi lampi che raccontano per immagini di Manuela Dago una delle fondatrici di Sartoria Utopia, ‘capanna editrice’ di libri di poesia cuciti a mano.
Lunedì 5 agosto inizia ufficialmente la rassegna che si sposta nel Comune di Granaglione a Molino del Pallone e più precisamente nel “parco fluviale” che si estende lungo la riva del fiume Reno, bonificata dagli abitanti del paese e gestita dalla Proloco del Molino.
Acqua che chiama acqua perché uno degli ospiti del parco sarà il cantautore siciliano Colapesce (Lorenzo Urciullo, nel 2010 lancia il progetto solista Colapesce in riferimento alla leggenda siciliana di Colapesce, il ragazzo “pesce” che amava stare nel mare a tal punto da non riemergerne più) che con l’album Un meraviglioso declino si è aggiudicato la “Targa Tenco 2012” come “migliore opera prima” e il premio “Fuori dal Mucchio” (assegnato dal mensile Il Mucchio Selvaggio) per il “Miglior esordio”. E se Colapesce suonerà dal vivo facendo riemergere quel “meraviglioso declino” che accompagna la vita comune corrosa dalla crisi ma che allo stesso tempo fa riscoprire quelle piccole cose che fanno “sognare ancora”, al poeta senese Stefano Dal Bianco è affidata la parola che “conferma l’inquietudine profonda del suo rapporto con l’esistere e la sua ansia di libertà in un mondo di anime costrette“. Scandita in sette parti, come le sette note della scala musicale, la nuova opera di Dal Bianco Prove di Libertà (ed. Mondadori) esplora le contraddizioni del sentimento e del pensiero, l’antinomia tra spinta alla consapevolezza e levità di una più naturale adesione alla vita.
Dal fiume e dai “meravigliosi declini poetici” della prima serata la rassegna, martedì 6 agosto, si sposta verso Vergato da cui si sale ad ottocento metri di altezza al panoramico Suzzano con le sue case in pietra arenaria. Qui gli abitanti addobberanno la piazzetta preparando anche un piccolo buffet di benvenuto, mossi dall’entusiasmo e dalla stessa tenacia che ogni anno gli ha permesso di organizzare una famosa festa popolare che radunava centinaia di persone provenienti dai paesi delle Valle del Reno. Forti di questa tradizione e volendo mantenere vivo un luogo che altrimenti rischierebbe di essere spopolato, la terza tappa della “mappa poetica” de l’importanza di essere piccoli ospita la poetessa e traduttrice Anna Maria Carpiuna tra le più importanti ed interessanti autrici e intellettuali contemporanee. Formatasi all’Accademia di Brera, partecipando a esposizioni a Milano e a Colonia, ha vissuto per diversi periodi a Bonn; saggista e traduttrice di poeti tedeschi (da Gottfried Benn, Kleist, Nietzche, Grünbein a Enzensberger) si confronta con la vita quotidiana e con le grandi domande ontologiche, con quel mistero abissale che si cela nei gesti di tutti i giorni, nella vita che scorre come la prosa e che ha slanci di verticale poesia. Un linguaggio familiare che filtra nella pelle, arriva anche alle persone che non sono “abituate” ad ascoltare poesia. Una leggibilità che è tipica invece della musica proposta per quest’occasione dal musicista, produttore e songwriter Giangrande, capace di muoversi con grazia ed eleganza all’interno dei diversi linguaggi e stili musicali: dalla canzone d’autore all’elettronica fino alla colonna sonora. In questo momento in tour con Daniele Silvestri come chitarrista della band, Giangrande porta a Suzzano il suo ultimo album da solista, Directions, prodotto da Paolo Benvegnù. Un album dalle atmosfere delicatissime, cantato in tre lingue, un respiro internazionale che però bene si sposa -grazie alla delicatezza della voce di Giangrande- con l’intimità di un piccolo borgo.
Mercoledì 7 agosto la geografia poetica della rassegna si addentra nel cuore di un bosco di castagni secolari nel Parco regionale dei laghi di Suviana e Brasimone in località Poranceto (nel comprensorio del comune di Camugnano). Nel raccoglimento del castagneto, in quel silenzio referenziale che si crea a contatto con la natura, gli ospiti potranno ascoltare la “mitologia contemporanea” di Ida Travi. Poetessa, ma anche studiosa di filosofia, Ida Travi con il saggio L’aspetto orale della poesia pubblicato dal 2000 al 2007 in tre edizioni, avvia una sua riflessione personale sul rapporto tra poesia e filosofia, in particolare tra lingua poetica e lingua materna, oralità che diventa cardine della sua scrittura e una traccia del dire. La parola detta da Ida Travi, che ripesca i toni e le voci dalla memoria in un “impasto” sensoriale, e la parola cantata, dolentemente dialettale dello straordinario cantautore siciliano Cesare Basile, permeeranno il sottobosco de Il Poranceto con toni alti e gravi. Cesare Basile suona e scrive dall’inizio degli anni ottanta e tra le sue collaborazioni vanta quella con John Bonnar (Dead Can Dance), Nada, Lorenzo Corti (Cristina Donà, Delta V, aka Musical Buzzino), Valentina Galvagna e Marta Collica (Sepiatone). Dopo aver soggiornato a Berlino e a Milano, nel 2011 Basile rientra a Catania dove sposa la causa del Teatro Coppola Occupato che lo impegnerà anche nei lavori di ristrutturazione. Dal lavoro nel cantiere del teatro sono nate le dieci tracce dell’ultimo album Cesare Basile (febbraio 2013 Urtovox) un disco blues “situato tra la tradizione popolare italiana ed il folk americano delle radici, cantato in siciliano con una voce che graffia l’anima”.
Giovedì 8 agosto il paesaggio che comprenderà l’incontro con la poesia di Antonella Anedda e la musica di Pino Marino sarà quello della campagna intorno al comune di Grizzana così cara all’artista Morandi. Le curve delle colline, i profili brulli dei calanchi, sono i quadri malinconici e nostalgici che circondano l’antico borgo de La Scola. Di origine militare bizantina Scola, nel corso dei secoli, assume una fisionomia difensiva con torri che permettono la sicurezza del borgo ed è grazie a queste torri che il borgo è riconoscibile anche da lontano. Bellissima, con la sua meridiana settecentesca, l’edicola e gli affreschi, il forno quattrocentesco con mensole scolpite, finestre con formelle d’arenaria incise con simboli comacini, la Scola è una partitura di memoria, di storie e di leggende così ben custodite dall’Associazione Sculca composta davolontari che ancor oggi si prendono cura di un dono tramandando dal tempo. Non poteva esser scelto luogo migliore per raccogliersi intorno alle parole “salvifiche”di Antonella Anedda e alle sue meditazioni liriche. “Premio Rèpaci Viareggio” 2012 con la raccolta Salva con nome, Anedda con i suoi ultimi versi aggiunge un ulteriore tassello a un percorso poetico animato da un pensiero sotterraneo. La sua poesia “naviga nel sangue fino al cuore” e lo fa con la precisione di un “ago” cucendo con pazienza i significati, i nomi che, come indica il titolo dell’ultima raccolta, esistono per affacciarsi al mondo. E se Antonella Anedda “cuce” i versi, il raffinato cantautore Pino Marino inanella parole come perle, componendo canzoni raffinate caratterizzate da sonorità scarne ed intimistiche. Compositore, autore, pianista e chitarrista, legato alla miglior tradizione del cantautorato italiano, Pino Marino per molti anni ha portato la sua musica nei locali capitolini. Dopo diversi progetti che lo hanno portato a ricevere prestigiosi riconoscimenti come il “Premio Recanati” premio Italiano “Musica Emergenti” nel 2000 con la collaborazione di Mauro Pagani e David Petrosin, pubblica il suo primo album, Dispari con il quale vince il “Premio Ciampi” nel 2001. Con il suo secondo lavoro Non bastano i fiori (2003) la critica si fa unanime e Federico Guglielmi della rivista musicale “il Mucchio selvaggio” scrive: “…una voce evocativa che intona testi per i quali si può scomodare il termine poesia, poesia concreta e surreale, profonda e ironica, intrisa di malinconia così come illuminata di speranze (…)”.
Venerdì 9 agosto termina il viaggio degli artisti e degli spettatori nelle terre dell’Appennino con il consolidato appuntamento a Capugnano (Porretta Terme), dove sul palco saliranno altri due grandi artisti: Milo De Angelis e Umberto Maria Giardini.
Milo De Angelis è una delle voci più importanti della poesia italiana contemporanea, poeta che frequenta gli abissi e i “cortili oscuri della vita” e lo fa sporgendosi nei precipizi, negli orridi della vita per ripescarne una parola scarna, non spettacolare, che batte come un corpo che duole, che indica un verso, una caduta. Dalla pietra miliare Millimetri del 1983 fortunatamente riedita dopo trent’anni dal Saggiatore, alla dolente e meravigliosa raccolta di dolori di Tema dell’addio, fino alle poesie di Quell’andarsene nel buio dei cortili dove i ricordi d’infanzia, gli amori, il calcio, gli amici,e i cortili milanesi sono sempre attraversati dal buio, un buio che è il risvolto segreto della luce, un buio che convoca a giudizio. Oltre ad essere un grande poeta De Angelis ha tradotto superbamente dal francese e dalle lingue classiche Racine, Baudelaire, Blanchot, Eschilo, Lucrezio.
Sarà, infine, l’atteso live acustico di Umberto Maria Giardini a chiudere la serata e la terza edizione della rassegna, e lo farà con il suo canto aperto e suggestivo che conduce in territori onirici. Un’esibizione insolita dove ai suoni più elettrici del bellissimo e ultimo disco La dieta dell’imperatrice, si darà spazio ad arrangiamenti più melodici, e in scena con la sua contraddistinta grazia, Umberto Giardini darà sicuramente il meglio di sé a ricordarci che “l’unico sollievo che l’uomo può succhiare direttamente dalla sua volgare esistenza è dato dalla natura e dal silenzio. Ovunque c’è natura, ovunque c’è silenzio, c’è speranza” considerazione che sembra essere in dialogo con uno dei versi più belli di Milo De Angelis contenuti nella storica raccolta Millimetri: “In noi giungerà l’universo, | quel silenzio frontale dove eravamo | già stati”.
Come ogni anno a dare il benvenuto agli artisti e al pubblico ci sarà la calorosa ospitalità dell’Associazione Beata Vergine della Neve e della Proloco che come tutti gli anni per l’occasione cucineranno crescentine, tigelle e polenta.
Ad arricchire la rassegna saranno presenti i due bookshop della libreria “L’Arcobaleno” di Porretta e de “LO SPAZIO di via dell’ospizio” di Pistoia, oltre che la presenza di una vetrina aperta all’innovativa e ricercata piccola casa editrice “Sartoria Utopia” con i suoi colorati ed eleganti libri cuciti a mano. Verranno inoltre messi in vendita a sostegno delle attività del festival alcuni esemplari di poster d’arte numerati, pezzi unici realizzati appositamente per il festival secondo le antiche modalità di lavoro dalla tipografia d’arte bolognese Anonima Impressori. Inoltre nei giorni del festival e in quelli precedenti alcune realtà locali realizzeranno piccoli gadget a sostegno del festival, come per esempio i segnalibri con su riportato un verso di Umberto Saba sul pane e dati in omaggio dall’Antica Forneria Corsini di Porretta Terme, nella convinzione che la cultura sia altrettanto importante nutrimento.
L’IMPORTANZA DI ESSERE PICCOLI – III edizione
poesia e musica nei borghi dell’Appennino bolognese
dal 4 al 9 agosto 2013
con il contributo di
Arci Bologna, Regione Emilia Romagna Fondazione del Monte,Provincia di Bologna Distretti Culturali
e il sostegno dei comuni di
Castel di Casio, Gragnaglione, Grizzana Morandi, Porretta Terme, Vergato
e del Parco Regionale dei Laghi di Suviana e Brasimone
e di Coop Reno, Banca di Credito Cooperativo Alto Reno, Banca di Imola Filiale di Porretta Terme, Proloco di Capugnano, Associazione Parrocchiale Beata Vergine delle Nevi, Proloco di Molino del Pallone, Proloco di Cereglio
con la collaborazione e il sostegno di
Associazione Parrocchiale “Beata Vergine della Neve”; Pro Loco di Capugnano; Pro Loco di Cereglio; Pro Loco di Molino del Pallone; “Antica Forneria Corsini” di Porretta Terme; “The Califfo” Pub di Porretta Terme; Libreria “L’Arcobaleno” di Porretta terme; Libreria “Lo Spazio di via dell’ ospizio” di Pistoia; Gelateria “La Baracchina” di Porretta terme; Centro Turistico “La Prossima” di Castel di Casio; Associazione culturale “Sculca”.
- 4 agosto – Massovrana (Castel di Casio) h 21 in caso di pioggia: sala interna del B&B Borgo Massovrana
MANUELA DAGO, FRANCA MANCINELLI, FRANCESCA MATTEONI, MARCO SIMONELLI
(letture poetiche) BART LA FALAISE & “SOCIO”(live acustico); FEDERICO FRASCARELLI (live acustico) - 5 agosto – Molino del Pallone (Granaglione) h 21 in caso di pioggia: Molino del Pallone, sala proloco
STEFANO DAL BIANCO (lettura/incontro) COLAPESCE (live acustico) - 6 agosto – Suzzano (Vergato) h 21 in caso di pioggia: Suzzano, sala proloco
ANNA MARIA CARPI (lettura/incontro) GIANGRANDE (concerto) - 7 agosto – Poranceto (Camugnano) h 21in caso di pioggia: Sala Parco dei Laghi, p.zza Kennedy 10, Camugnano
IDA TRAVI (lettura/incontro) CESARE BASILE (live acustico) - 8 agosto – La Scola (Grizzana Morandi) h 21 in caso di pioggia: La Scola, sala Associazione La Sculca
ANTONELLA ANEDDA (lettura/incontro) PINO MARINO (live acustico) - 9 agosto – Capugnano, Porretta Terme h 21 in caso di pioggia: Capugnano, Oratorio della chiesa di San Michele Arcangelo
MILO DE ANGELIS (lettura/incontro)UMBERTO MARIA GIARDINI (live acustico)
Tutti gli eventi sono a ingresso libero.