Sull’accoglienza migranti e profughi nell’Alta Valle del Reno

L’Associazione Culturale Arci SassiScritti, assieme a Arci Bologna e Arci Solidarietà Bologna, si sente in dovere di scrivere questa lettera aperta alla propria comunità, in cui opera da dieci anni.

Il motivo è un dispiacere, diciamo così, che viene dall’aver appreso certe affermazioni da parte di alcuni abitanti della montagna a commento prima dell’arrivo di una famiglia di profughi siriani accolti a Corvella e quindi del prossimo arrivo di trenta eritrei annunciato lo scorso venerdì da Elena Torri sindaco di Lizzano in Belvedere.

I commenti a questi due eventi, diversissimi tra loro ma entrambi segno del mondo vasto e complesso di cui facciamo parte, sono purtroppo in linea con le resistenze all’accoglienza manifestate in altre parti d’Italia.

Come associazione, che ha tra i suoi scopi statutari la promozione di una cultura di pace, ci dissociamo da qualunque affermazione razzista, pregiudiziale e irrispettosa dell’interesse pubblico. Come abitanti di questa zona, come cittadini, come uomini e donne che si occupano con passione di cultura e sociale non possiamo e non vogliamo credere che l’Alta Valle del Reno o peggio ‘la montagna’ si possa fermare al rifiuto davanti all’altro.

La montagna e i suoi abitanti sono anche molto di più rispetto a questo. Non mettiamo in dubbio l’esasperazione di molti cittadini, siamo perfettamente consapevoli non solo di quanto siano complicate le vite molti di noi e naturalmente delle complessità a livello planetario, con probabilità prive di univoca risposta. Ma prima di qualunque esasperazione vogliamo continuare a credere che esista la chiara percezione di cosa significhi dignità, qualcosa che crediamo abbia sempre caratterizzato le persone che vivono su queste montagne.

Dignità è una condizione: qualcosa dunque che non è data una volta per sempre ma che si riconquista ogni giorno in base a quello che si sceglie, a come si sceglie di comportarsi, esprimersi, vivere. Noi sappiamo che queste montagne sono piene di persone dignitose e coraggiose e ci uniamo a loro condannando fortemente qualunque fenomeno di violenza – anche verbale –razzismo, superficialità.

Azzurra D’Agostino, Presidente di SassiScritti

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